Con la vittoria odierna Rafael Nadal conserva lo scettro di n°1 del tennis mondiale per lo spagnolo questa è stata la 24esima finale Slam in carriera. Campione in carica (e vincitore anche tra il 2005 e 2008 e dal 2010 al 2014) Rafa ha ceduto fin qui appena un set, quello di apertura nei quarti contro l’argentino Diego Schwartzman, interrompendo così a quota 37 la striscia record di set vinti consecutivamente sui campi parigini (non ne perdeva uno dai quarti 2015, il primo del match contro Novak Djokovic) e fallendo il sorpasso al primato di Bjorn Borg, di 41 set messi in fila all’ombra della Tour Eiffel nel periodo 1979-81.
I numeri che accompagnano il “re della terra” sono qualcosa di straordinario e fanno sempre più impressione: 56 trofei conquistati sul “rosso” (record) dei 78 complessivi, 414 incontri vinti a fronte di 36 sconfitte su tale superficie, sulla quale ha incamerato 110 dei 112 match giocati al meglio dei cinque set (gli unici due ko proprio a Parigi negli ottavi del 2009 contro Robin Soderling e nei quarti del 2015 contro Novak Djokovic), con 902 match vinti nel circuito Atp (236 dei quali nei Major e 85 al Roland Garros). E in questa stagione, nella quale si è dovuto ritirare per l’infortunio alla gamba destra dagli Australian Open saltando poi Acapulco, Indian Wells e Miami (in pratica tutto lo swing primaverile oltre Oceano), Nadal ha inanellato 25 successi sulla terra (compresi i due in Davis), aggiungendo i trofei di Monte Carlo, Barcellona e Roma alla sua ricchissima bacheca – sono 78 al momento su 114 finali disputate – a fronte dell’unica sconfitta rimediata nei quarti di Madrid proprio per mano di Dominic Thiem, l’unico capace di batterlo sulla terra anche lo scorso anno (in quel caso nei quarti degli Internazionali BNL d’Italia a Roma). Il mancino di Manacor per il 32esimo compleanno, caduto domenica scorsa (3 giugno), con la vittoria di oggi si è regalato il 17esimo Major e l’agognata Undecima parigina, eguagliando il record assoluto di affermazioni nello stesso Slam, detenuto da Margaret Smith, 11 volte a segno in Australia tra 1960 e 1973. (528)