da www.federtennis.it
(Foto Patrick Boren)
Marco Cecchinato
, splendido protagonista di un Roland Garros indimenticabile per lo sport tricolore, torna in campo per le semifinali, dove un tennista azzurro mancava esattamente da 40 anni (nel 1978 era stato Corrado Barazzutti a compiere analogo exploit sui campi di Porte d’Auteuil). Il siciliano è l’ottavo italiano nella storia a giungere al penultimo atto di uno Slam, lui che era alla seconda presenza nel tabellone principale del torneo parigino e quinta complessiva nei Major.
il 25enne di Palermo, numero 72 del ranking mondiale (ma con questo risultato è già sicuro di balzare al 27esimo posto da lunedì), dopo il primo titolo Atp conquistato a Budapest a fine aprile, è stato capace di un crescendo da applausi, cogliendo fin qui cinque successi: ha messo in fila il rumeno Marius Copil (recuperando due set di svantaggio), l’argentino Marco Trungelliti, ripescato come lucky loser a seguito del forfait di Nick Kyrgios, lo spagnolo Pablo Carreno Busta, numero 11 del ranking mondiale e decima testa di serie, il belga David Goffin, numero 9 Atp e ottavo favorito del seeding, e nei quarti il serbo Novak Djokovic, ex numero uno del mondo, oggi 22° della classifica mondiale e 20esimo favorito del seeding, vincitore qui nel 2016 (12 i titoli Slam nella sua bacheca) e finalista nel 2015, 2014 e 2012.
Cecchinato – con alle spalle il tifo di tutta Italia – va ora a caccia di un’ennesima impresa e nel match che vale l’ingresso in finale sfida l’austriaco Dominic Thiem,
numero 8 del ranking mondiale e settima testa di serie, semifinalista per il terzo anno consecutivo al Roland Garros: è in parità (1 a 1) il bilancio dei precedenti, con vittoria dell’azzurro nella finale del Futures di Modena nel 2013 (63 64 lo score) e affermazione di Thiem l’anno seguente nelle qualificazioni del torneo Atp di Doha (16 63 62). (450)