da www.federtennis.it
Un’altra uscita di scena eccellente, ad aprire la prima giornata dedicata ai quarti di finale a Melbourne Park. Non si può certo dire che non manchino le sorprese in questa edizione degli Australian Open, primo Slam stagionale che sta andando verso la stretta decisiva sul cemento della metropoli down under. A dare un bello scossone alla parte alta del tabellone è il britannico Kyle Edmund, numero 49 del ranking mondiale, che nei quarti ha sconfitto Grigor Dimitrov, numero 3 del mondo e semifinalista dodici mesi fa, con il punteggio di 64 36 63 64. Non era mai andato così avanti in un Major (13 partecipazioni) il 23enne nato a Johannesburg, che vantava come miglior risultato gli ottavi di finale agli US Open 2016. Insomma, anche in assenza di Andy Murray, cinque volte finalista in questo torneo, che si è operato all’anca destra proprio a Melbourne alla vigilia del primo Slam dell’anno, la bandiera della Union Jack è giunta sino al penultimo atto del torneo, a dispetto delle previsioni.“Ora capisco cosa si prova ad essere come Andy Murray negli ultimi otto anni”, le prime parole di commento di Edmund, con riferimento alle attenzioni mediatiche e alle pressioni che porta con sé l’essere protagonista nei grandi appuntamenti.
ROCCIA EDMUND: PRIMA SEMIFINALE SLAM E BEST RANKING – Contro un avversario che anche nei turni precedenti aveva mostrato qualche incrinatura rispetto a quello brillante e solido ammirato alle ATP Finals di novembre a Londra, capace però nel turno precedente di mandare in fumo i sogni di gloria del beniamino di casa Nick Kyrgios, numero 17 Atp, Edmund – giustiziere di Andreas Seppi negli ottavi – ha ribadito una volta di più le sue doti di fighter e la pesantezza dei suoi colpi: ha fatto leva sull’efficacia del servizio (13 ace) e sul diritto, suo punto di forza (18 vincenti), per centrare il primo successo in carriera su un top-5 in dodici tentativi e la prima affermazione nei confronti di Dimitrov, in precedenza due volte vincitore, a Washington nel 2017 e un paio di settimane fa nei quarti a Brisbane, in tre set. Dopo aver sgambettato all’esordio il gigante sudafricano Kevin Anderson, numero 12 del ranking mondiale e finalista a settembre a Flushing Meadows, il rosso ha sfruttato a dovere il corridoio apertosi in tabellone dove non ha affrontato nessun rivale classificato nei top-50 prima dell’incrocio con il bulgaro. A parte Murray, Edmund è il primo suddito di sua Maestà la Regina ad arrivare in semifinale a Melbourne in più di quarant’anni, imitando l’impresa compiuta da John Llloyd nel dicembre 1977. Un percorso esaltante che gli consentirà di entrare fra i top-30, arrivando intorno alla 25esima posizione e ritoccando sensibilmente il proprio best ranking (numero 40 nell’ottobre 2016). Con la prospettiva sempre più concreta di diventare il primo britannico nella classifica mondiale, alla luce della convalescenza di Murray, in questi giorni prodigo di tweet di sostegno all’amico Kyle. E chissà che in privato non gli mandi pure qualche messaggino con i consigli per la prossima sfida, visto che Edmund si giocherà un posto in finale con uno fra Rafa Nadal, numero 1 del mondo, e Marin Cilic, numero 6 del ranking e del tabellone: contro entrambi Edmund è uscito battuto nell’unico match fin qui disputato nel circuito.
“Reaching the last stage of the best tournament in the world it’s obviously very pleasing, but of course I want to keep going.”
– @kyle8edmund progresses to his first semifinal!#AusOpen pic.twitter.com/lSo6EyxIqw
— #AusOpen (@AustralianOpen) 23 gennaio 2018
RISULTATI MARTEDI’ – Quarti (parte alta): Edmund (GBR) b. 3) Dimitrov (BUL) 64 36 63 64; (1) Nadal (ESP) c. (6) Cilic (CRO). (643)