da www.federtennis.it
Neppure il primo impegno sotto il sole di Melbourne ha rallentato la corsa di Roger Federer. Il 36enne fuoriclasse svizzero, numero 2 della classifica mondiale e campione in carica, sceso in campo in chiusura di sessione pomeridiana sulla Rod Laver Arena dopo tre precedenti match serali, si è sbarazzato con il punteggio di 64 76(3) 62 dell’ungherese Marton Fucsovics, numero 80 Atp, alla prima apparizione negli ottavi di uno Slam. Il campione di Basilea è dunque l’unico ad aver raggiunto i quarti di finale senza cedere un set: è la 14esima volta che Federer giunge tra i ‘best 8’ in questo torneo, a consolidare un primato difficilmente battibile. Un chiaro messaggio per gli appassionati e soprattutto la concorrenza, del tipo: ‘io ci sono e sono intenzionato a difendere sino in fondo il mio titolo’. Per puntare, anche e soprattutto, al trofeo Major numero 20.
FUCSOVICS NON PUO’ NULLA CONTRO KING ROGER – Il 25enne di Nireyghaza, che aveva estromesso al secondo turno lo statunitense Sam Querrey, numero 13 del ranking mondiale e del tabellone, per poi diventare il primo magiaro a raggiungere gli ottavi in una prova dello Slam dopo 34 anni (Balazs Taroczy nel 1984 al Roland Garros, battuto da Yannick Noah) e ad approdare alla seconda settimana a Melbourne da quando il tabellone conta 128 giocatori (1982), ha dato il massimo in termini di intensità per reggere il confronto con l’asso rossocrociato – il primo per l’ungherese -, apparso comunque in controllo per tutta la durata dell’incontro. Federer, quanto mai intenzionato ad allungare il più possibile il suo “magic moment” a dispetto della carta d’identità, non ha concesso alcuna palla break a Fucsovics, uno dei suo compagni di allenamento, che ha ceduto il servizio una sola volta nei primi due set.”Marton ha giocato bene, le condizioni erano molto rapide e lui ha interpretato il giusto tennis, anche bello da vedere. Così nei primi due set ho faticato per farli miei”, ha riconosciuto a caldo King Roger, con i suoi 36 anni e 173 giorni il più ‘attempato’ a raggiungere i quarti di finale agli Australian Open dopo Ken Rosewall che nel dicembre 1977 ci riuscì a 43 anni e 59 giorni. Ma erano altri tempi e un altro tennis…
“We might go out for a nice dinner but she’s left already… She might have other plans!”
– @RogerFederer on how he’ll spend his night off with his wife #AusOpen pic.twitter.com/s5P7WPosdT
— #AusOpen (@AustralianOpen) 22 gennaio 2018
FEDERER RITROVA BERDYCH: PER IL CECO SETTIMA VOLTA AI QUARTI – Lo svizzero può guardare con una certa fiducia anche al prossimo impegno visto che, invece di avversari temibili potenzialmente in rotta di collisione dalle sue parti quali David Goffin e Juan Martin Del Potro con cui recentemente erano arrivati degli stop, a contendergli l’ingresso in semifinale sarà il ritrovato Tomas Berdych, numero 19 del ranking e del tabellone, semifinalista qui nel 2014. Il 32enne ceco di Valasske Mezirici – il primo del suo Paese nell’Era Open a centrare per dieci volte gli ottavi nello Slam down under in 15 partecipazioni – ha stoppato il cammino di Fabio Fognini (61 64 64) guadagnando per la settima volta in carriera i quarti a Melbourne Park. Sarà il 26esimo testa a testa fra Berdych e Federer (il primo risale alle Olimpiadi di Atene 2004), che conduce per 19 a 6 nel bilancio dei precedenti e non perde con il ceco dal 2013, essendosi aggiudicato gli ultimi otto match, compreso quello sofferto al terzo turno di questo torneo dodici mesi fa, quando King Roger reduce da sei mesi di assenza dal circuito probabilmente capì dentro se stesso di poter arrivare fino in fondo. “L’anno scorso Tomas ha sofferto per dei problemi alla schiena ma sta tornando ad ottimi livelli”, il commento del campione reduce dal trionfo alla Hopman Cup con i colori elvetici.
RISULTATI LUNEDI’ – Ottavi (parte bassa): Berdych (CZE) b. FOGNINI (ITA) 61 64 64, (2) Federer (SUI) b. Fucsovics (HUN) 64 76(3) 62. (587)