da www.federtennis.it
Poco più di un allenamento, di un’oretta e mezzo e spiccioli, il modo migliore per rompere il ghiaccio ed entrare in clima torneo. E’ stata una sorta di formalità, o quasi, l’esordio sia per Rafa Nadal che per Grigor Dimitrov agli Australian Open, primo Slam della stagione scattato sui campi in cemento di Melbourne Park, nella metropoli australiana. Anche se si trattava del primo match ufficiale del suo 2018 – situazione mai verificatasi prima in carriera, come aveva ricordato lui stesso alla vigilia – il mancino spagnolo, numero 1 del mondo, tornato alla versione “smanicata”, ha travolto con un periodico 61 (un’ora e 33 minuti la durata) il 37enne dominicano Victor Estrella Burgos, numero 79 Atp, che al momento di stringere la mano ha ringraziato il campione maiorchino (“E’ stato un onore poter condividere questo incontro con te”), con un bell’abbraccio tra i due, un esempio per tutti coloro che fanno sport. “E’ importante aver cominciato in questa maniera. E’ stato un dispiacere non aver potuto giocare a Brisbane, ma dovevo fare le cose correttamente per arrivare a questo appuntamento al meglio”, ha spiegato a fine partita Nadal. Prossimo avversario per lui, finalista qui lo scorso anno e vincitore una volta (nel 2009, raggiungendo poi la finale nel 2012 e 2014), sarà l’argentino Leonardo Mayer, numero 52 del ranking.
ANCHE ‘PANTESA ROSA’ DIMITROV PASSEGGIA – Appena cinque minuti in più è rimasto sulla “Rod Laver Arena” il “maestro” Dimitrov, a sua volta con un look da ‘Pantera rosa’ (o da Palermo calcio… per gli affezionati del pallone di casa nostra): 63 62 61 il punteggio con cui, appunto in un’ora e 38’, il 26enne bulgaro, numero 3 della classifica mondiale e del seeding, si è sbarazzato dell’austriaco Dennis Novak, numero 226 Atp, proveniente dalle qualificazioni. Il giocatore di Haskovo, semifinalista su questi campi dodici mesi fa, al secondo turno troverà un altro qualificato, lo statunitense Donald McKenzie, numero 178 Atp.
KYRGIOS FACILE, SERVONO 4 SET A CILIC E CARRENO BUSTA – Debutto convincente anche per il beniamino di casa Nick Kyrgios, numero 17 Atp e del tabellone, che ha dominato (61 62 64) il brasiliano Rogerio Dutra Silva, numero 101 Atp. Un po’ meno comodo è stato il primo impegno australiano per Marin Cilic, numero 6 della classifica mondiale e del torneo, costretto al tie-break del quarto set per domare il qualificato canadese Vasek Pospisil, numero 105 Atp, chiudendo al quinto match point ed evitando un pericoloso quinto parziale: 62 62 46 76(5) lo score in favore del croato. Avanti in quattro set anche lo spagnolo Pablo Carreno Busta, numero 10 Atp e decima testa di serie, che supera 75 46 75 61 la wild card locale Jason Kubler, numero 334 Atp. Il prossimo esame sarà più probante per l’iberico, semifinalista agli ultimi US Open, atteso dal francese Gilles Simon, risalito al numero 57 del ranking con il successo nel torneo di Pune nella prima settimana del 2018.
SUGITA SGAMBETTA SOCK – E’ stato protagonista di un rush finale da applausi in chiusura di stagione 2017, però l’inizio del nuovo anno non sta regalando grandi gioie a Jack Sock. Lo yankee, numero 9 della classifica mondiale e del draw, presentatosi in condizioni fisiche non ottimali dopo il problema alla gamba accusato alla Hopman Cup, è il primo grosso calibro a salutare subito il primo Major: 61 76(4) 57 63 il punteggio con cui ha ceduto al giapponese Yuchi Sugita, numero 41 Atp, in un lunedì nerissimo per il tennis a stelle e strisce a Melbourne (fuori anche Isner, ma soprattutto tra le donne Venus Williams, Sloane Stephens e Coco Vandeweghe, ovvero tre delle quattro semifinaliste degli ultimi US Open). Il nipponico si giocherà un posto al terzo turno con il croato Ivo Karlovic, numero 89 Atp, che ha prevalso per 76(3) 63 76 (2) sul serbo Laslo Djere, numero 85 del ranking.
EDMUND FA CADERE IL GIGANTE ANDERSON, OUT POUILLE – A settembre a Flushing Meadows era stato la rivelazione issandosi sino alla prima finale Slam della carriera, stavolta invece Kevin Anderson deve mestamente uscire di scena già al primo turno. Il gigante sudafricano (due metri e 2 di altezza), numero 12 del ranking Atp e 11esima testa di serie, è crollato al quinto set sotto i colpi e la solidità del britannico Kyle Edmund, numero 49 Atp, uno dei clienti più tosti che poteva capitargli, capace di imporsi in rimonta per 67(4) 63 36 63 64. Edmund, unico rappresentante della Union Jack in gara alla luce dell’assenza di Andy Murray, che si è operato all’anca destra proprio a Melbourne alla vigilia del primo Major dell’anno, troverà al secondo turno l’uzbeco Denis Istomin, numero 60 Atp, lo scorso anno protagonista dell’eliminazione in cinque set di Novak Djokovic, allora campione in carica. L’esordio è fatale – si tratta della quinta volta di fila in questo Major – anche al francese Lucas Pouille, numero 18 del ranking e del tabellone, sorpreso dal belga Ruben Bemelmans, numero 118 Atp, passato attraverso le qualificazioni, che si è imposto per 64 64 67(4)76(6).
RUBLEV MARATONETA SU FERRER, SHAPOVALOV VINCE IL DERBY NEXT GEN – Era uno dei match più attesi, già dopo la compilazione del tabellone, e non ha tradito le aspettative. Alla fine ci sono volute tre ore e 50 minuti ad Andrey Rublev, numero 32 del ranking mondiale dopo la recente finale a Doha, per avere ragione del 35enne David Ferrer, numero 33 Atp: il Next Gen russo è riuscito a prevalere per 75 67(6) 62 67(6) 62 sul veterano spagnolo, due volte semifinalista a Melbourne (2011 e 2013) e quattro volte nei quarti in questo Slam dove era alla sedicesima partecipazione consecutiva. Per il 20enne di Mosca prossimo ostacolo un altro giocatore navigato come il 32enne cipriota Marcos Baghdatis, numero 103 Atp, qui finalista nell’edizione 2006. E a proposito di Next Gen il canadese Denis Shapovalov, numero 50 Atp, ha fatto suo in tre set il testa a testa fra due future stelle del circuito con il greco Stefanos Tsitsipas, numero 82 del ranking, sconfitto per 61 63 76(5) nella prima puntata di una sfida destinata sicuramente in avvenire ad altri episodi. Sarà dunque il biondino che già fa impazzire tantissimi teen ager, e non solo, a sfidare al secondo turno il francese Jo-Wilfried Tsonga, numero 15 del ranking e del tabellone, ai quarti lo scorso anno (come nel 2013 e 2009) ma anche semifinalista nel 2010, che ha gestito in tranquillità l’incontro (64 64 61) con il mancino statunitense Kevin King, numero 210 Atp, passato dalle qualificazioni.
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