da www.federtennis.it
Sfoderando una prestazione maiuscola Coco Vandeweghe è diventata la terza americana a qualificarsi per le semifinali degli Us Open in corso sul cemento di Flushing Meadows. Nei quarti la 25enne newyorkese, numero 22 Wta e 20esima testa di serie, ha eliminato per 76(4) 63, in un’ora e 36 minuti di partita, la ceca Karolina Pliskova, che da lunedì prossimo non sarà più numero uno del mondo. La nuova regina del tennis femminile sarà infatti Garbine Muguruza (uscita di scena negli ottavi per mano della Kvitova), 24esima giocatrice ad arrivare al top del ranking mondiale da quando esiste il sistema di classifiche computerizzato (1975) e seconda spagnola dopo Arastxa Sanchez Vicario.
In semifinale la Vandeweghe attende la vincente del match tra la connazionale Madison Keys, numero 16 Wta e 15esima testa di serie, e l’estone Kaia Kanepi, numero 418 Wta e proveniente dalle qualificazioni (ha potuto disputarle con il ranking protetto), rivelazione del torneo.
Sorride, e tanto, il tennis a stelle e strisce che, nonostante l’assenza di Serena – diventata mamma venerdì scorso -, punta all’en-plein nel penultimo atto del torneo: le semifinali tutte made in Usa mancano da ben 26 anni (era il 1981 e si trattava di Tracy Austin, poi vincitrice del titolo, Chris Evert, Martina Navratolova e Barbara Potter).
BRAVEHEART COCO – Nove anni fa a New York, la città dove è nata, la Vandeweghe ha vinto il titolo junior. Ma ha dovuto aspettare nove anni per riuscire tra le “grandi” a far meglio del secondo turno. E lo ha fatto talmente bene – grazie all’aiuto del suo nuovo coach Pat Cash, che la segue da giugno – da centrare addirittura l’ingresso in semifinale, eguagliando la sua migliore prestazione in uno Slam, raggiunta per la prima volta lo scorso gennaio a Melbourne. Non è stata una partita facile per l’americana, che a dispetto di una convinzione assoluta nei propri mezzi che talvolta (anzi, abbastanza spesso a dirla tutta) rasenta la presunzione, è stata davvero brava a frustrare i tentativi di rimonta di una Pliskova aggrappata con le unghie e con i denti al trono mondiale (la ceca doveva confermare la finale di dodici mesi fa per tenersi lo scettro). Chissà, forse Karolina dopo aver annullato un match-point alla Zhang al terzo turno si sentiva quasi invulnerabile – lo scorso anno aveva fatto lo stesso con Venus negli ottavi prima di raggiungere la sua prima finale in un Major – ma si e ritrovata di fronte un’avversaria che ha tirato ogni colpo come se non ci dovesse essere un domani. Il bilancio dei precedenti (2-2) faceva ipotizzare una sfida combattuta, e così è stato. Con un livello di gioco davvero notevole. Pliskova si è trovata in difficoltà (0-40) già nel terzo gioco: la 25enne di Louny ha salvato le prime due palle-break ma non la terza. La Vandeweghe ha allungato fino al 4-2 ma nell’ottavo gioco, dopo aver annullato una prima chance per il contro-break, ne ha concessa un’altra commettendo ben due doppi falli di fila ed ha finito per perdere la battuta (4-4). La prima ad arrivare al set-point è stata proprio Karolina che nel decimo gioco, con CoCo al servizio ha avuto una chance di far girare la finale ed invece la 25enne newyorkese, nonostante tre doppi falli, si è tirata fuori dalla buca. Il set si è deciso al tie-break: Vandeweghe è schizzata avanti 3-0 e poi lo ha chiuso per 7 punti a 4, aggiudicandosi l’undicesimo tie-break sui 13 disputati in questa stagione. Nella seconda frazione Karolina ha accusato il colpo ed ha perso un’altra volta il servizio nel quarto game (3-1): si è ripresa immediatamente il break (3-2) ma l’americana non si è disunita ed ha allungato ancora (4-2). CoCo non ha più concesso nulla e nel nono gioco, dopo aver cancellato una palla-break che avrebbe potuti rimettere forse tutto in discissione, ha chiuso l’incontro. Per ora è in semifinale, ma non è detto che finisca qui.
RISULTATO : (20) Vandeweghe (USA) b. (1) Ka.Pliskova (CZE) 76(4) 63 (596)