Stefano Travaglia, 26 anni di Ascoli Piceno è riuscito a qualificarsi per la prima volta dopo tre tentativi per uno Slam superando al quinto, sotto di due set a uno il canadese Polansky. Viene da lontano
questo successo dall’estate del 2011 quando subisce un grave infortunio che rischia di compromettergli la carriera, scivolando dalle scale frantuma un vetro e si rompe i legamenti della mano destra. L’incidente avviene quando era a ridosso del 300º posto to nella classifica ATP, la convalescenza dura circa un anno e deve quindi rinunciare a tutti i punti accumulati. Una carriera costellata dagli infortuni l’ultimo nel 2016. Ad inizio stagione Travaglia subisce un infortunio alla schiena che lo tiene lontano diversi mesi dai campi di tennis e rientra in luglio, ripartendo dalla 562ª posizione. Nel finale di stagione vince in singolare i Futures F28 di Reggio Emilia, l’F30 di Santa Margherita di Pula, entrambi in settembre, l’F33 di Santa Margherita di Pula in ottobre e l’F36 di Santa Margherita di Pula in novembre. Adesso è al n.155 e se il fisico e la sorte lo lasceranno tranquillo i top-100 non sono lontani.
Nel tabellone a Wimbledon complimenti
“Un bel punto di partenza per come è iniziata la stagione nei tornei minori non me l’aspettavo, però il lavoro che ho fatto si è visto non in questa settimana , ma nell’ultimo mese, la classifica sta migliorando. E’ un buon punto di partenza.”
Difficili le quali
“L’erba della quali era un pizzico più veloce. Dipende dalle condizioni, l’umidità, come trattano i campi. Questa molto più lenta, ma bisogna vedere martedì come andrà. Bisogna adattarsi. “
Primo turno contro Rublev
“Con Rublev non ci ho mai giocato contro, partita dura ma sull’erba non si mai, punto su punto al meglio dei cinque set, vedremo.” (785)