Tirato a lucido, Roger Federer sette volte vincitore a Wimbledon si presenta per la tradizionale conferenza stampa pre-torneo.
“Certo dal 2003 qui a Wimbledon abbiamo vinto solo in quattro, e cosi anche nei Masters 1000, ai Giochi Olimpici, ma le cose possono cambiare molto velocemente.”
Lo scorso la caduta, l’infortunio al ginocchio, la semifinale persa contro Raonic.
” Per essere chiari la mia caduta non aveva niente a che vedere con il ginocchio, che mi ha dato problemi per tutta la stagione sull’erba. Ma anche se era perfetto non ha niente a che vedere con la mia sconfitta contro Milos. Poi ho parlato con i dottori per sapere se avrei potuto fare i Giochi, gli Us Open e sono stato sorpreso nel sapere che ci sarebbero volute almeno 4 mesi. Pensavo che due mesi sarebbero bastati, ma grazie a Dio nessun rimpianto.”
I giovani, come vedi i giovani campioni
“Giovani quanto ? Fino a che età parliamo” sorride Roger , Sotto i 30
“Ah allora dovrei conoscere l’età di ognuno. Comunque credo che Zverev, Kyrgios hanno dimostrato cosa sanno fare e fino a che punto possono essere buoni. Poi aggiungerei Raonic, Nishikori e DImitrov. Fuori da questi cinque non ne vedo altri. E poi di cosa parliamo ? Di vincere Wimbledon? E’ una strada lunga e difficile. Certo ne dimentico qualcuno. Dominc Thiem è un altro impressionante per la potenza dei colpi e può andare avanti in ogni Slam, anche se l”erba non è la sua superficie prediletta. Ma comunque credo che i favoriti siano i soliti, con i più Cilic e Stan .‘
E del tuo primo turno cosa ne pensi?
“Sono qui da mercoledì ed i campi sono ottimi. SI possono fare le demi-volée senza problemi di rimbalzi strani. Dolgopolov è stato spesso fermato dagli infortuni altrimenti sarebbe stabilmente tra i primi venti. Mi sono allenato spesso con lui ed è un giocatore potente. Non facile.”
Avresti immaginato un 2017 dove tu e Nadal avete vinto uno Slam e due Masters 1000 a testa?
“Immaginato no. Non era immaginabile, sperato magari si. Per me la sorpresa sono stati gli Open d’Australia come immagino per Rafa arrivare in finale. Forse su Roland lui ci aveva fatto un pensiero così come io su Wimbledon. Certo se si ritorna in campo non è per fare un secondo turno, ma per vincere dei titoli.” (746)