(Foto Patrick Boren)
“Era da un po’ che ci provavo a vincere una partita a Parigi e finalmente ci siamo, e le ultime prestazioni non erano state un granché, oggi ho giocato bene e sono particolarmente contento.”
Fa centro al settimo tentativo Paolo Lorenzi che finalmente passa il primo turno al Roland Garros dopo aver saltato Roma per un problema al polpaccio.
“La salute è piuttosto buona, gioco senza fasciatura al polpaccio, avevo giocato troppo, mi sono fermato e riposato e fisicamente sto bene; Ad istambul avrei potuto rinunciare, ma ero tra le prime quattro teste di serie e valeva la pena tentare. Oggi ho servito bene ed ho fatto le cose giuste senza sembrare incredibile. Lui mi ha aiutato, ma io ho fatto quello che dovevo.”
Ora Isner o THmpson
“Non ho giocato con nessuno dei due. Vedremo. Isner lo conosciamo ed a Roma ha giocato bene, mentre Thompson negli Slam fa sempre buoni risultati. Mi ci sono allenato insieme in Australia , e lo conosco abbastanza. Vediamo cosa capita, senza preferenze anche perché lo scorso anno con Berloq pensavo fosse facile e poi ho perso. I campi sono veloci, come a Ginevra, comunque mi sono allenati negli Stati Uniti sulla terra verde e quella si che è veloce.”
L’esperienza cosa ti ha portato in più.
“Adesso, mi aspetto di tutto. So che devo restare concentrato fino alla fine. Per vincere una partita in uno Slam ce ne ho messe 13, e qui avanti due set a zero e break alla fine ho perso. Quindi so che devo aspettarmi di tutto e restare concentrato fino alla fine.”
Napolitano ieri ti ha portato come esempio.
“Stefano gioca benissimo a tennis e ha meritato la sua vittoria. Credo e spero sia il passo di un percorso verso i primi 100. Tra i giovani io vedo sempre bene Giannessi anche se è più grande degli altri. A Ginevra mi sono allenato tre giorni con Berrettini e mi sembra che anche lui abbia i numeri per arrivare tra i primi 100. Sono contento di essere preso ad esempio perché mi sono allenato con tutti e spero che facciano come me e cerchino ogni giorno di migliorarsi. Mi aspetto tanto da loro e in futuro mi piacerebbe dare una mano a loro e ad altri giovani.”
Carriera da coach, viaggiare tutto l’anno
“Certo che per lei è meglio che non stia troppo a casa” sorride Lorenzi con la moglie Elisa che lo guarda comprensiva “Sono abituato a viaggiare e veramente vorrei dare una mano ai giocatori italiani. Non sarà subito perché spero di arrivare alla prossima Olimpiade. C’è tempo per pensare ad un lavoro da fare. “
E ridurre un po’ il ritmo come un certo Roger?
“Il problema che a me piace giocare i tornei, mi diverto più ad allenarmi in un torneo che a casa. Certo devo imparare a gestirmi meglio, spremermi un po’ meno. Quest’anno ho saltato Roma che è uno dei torneo che preferisco giocare. E poi non mi fa fatica stare 10 ore in aereo perché vado sempre in posti dove si sta bene.”
Fognini Seppi un pronostico?
“Sarà difficile e non posso dire nulla perché mi sono allenato con Fabio e non con Andreas. Giocare con un italiano è sempre difficile. Comunque parliamo tra di noi e Stefano (Napolitano) mi ha dato delle indicazioni su Berankis, mentre io gli ho dato qualche consiglio per giocare su Schwartzam. Gli ho detto cosa non fare visto che io con l’argentino non ci so no riuscito, ma lui ha un ottimo kick e può accorciare gli scambi.” (706)