Sono stati sufficienti 59 minuti a Novak Djokovic per avere la meglio sull’austriaco con il punteggio 61, 60. Thiem forse ha pagato lo sforzo profuso nel quarto di finale vinto contro Nadal che, al di là del punteggio, è stato un incontro lungo e in cui ha dovuto giocare con il massimo dell’impegno fisico e psichico. Fatto sta che oggi in semifinale non è riuscito ad arginare il serbo che è partito determinato a giocare al meglio. Novak ha ritrovato colpi profondi e gli angoli del campo costringendo Thiem a giocare sempre con un margine di rischio molto elevato, in difesa, spesso colpendo in arretramento e obbligato a sbracciare oltre il limite per uscire dalla morsa dello scambio. Un Djokovic impeccabile al servizio raggiunge così la finale del torneo di Roma che lo vedrà opposto a Zvererv. L’impressione è che Novak abbia ritrovato la sicurezza di gioco che gli aveva permesso di vincere tutti e quattro gli slam in carriera. Si preannuncia una finale interessante se il Zverev riuscirà a giocare con tranquillità la sua prima finale in un Master 1000. (691)