Parlando di serve and volley non dimentichiamoci del canadese Milos Raonic, che grazie all’aiuto anche di John McEnroe sempre più frequentemente fa sfoggio di tattiche che prevedono la discesa a rete per conquistare il punto. Il canadese seppur con meno intensità del tedesco Mischa Zverev scende a rete, gioco di volo riuscendo a sfruttare al meglio l’arma che ha nel servizio. Nell’incontro che lo ha visto opposto a Bautista Agut è sceso a rete il 70% delle volte per prendere il punto.
Milos è forse il candidato più adatto, considerata la finale di Wimbledon dello scorso anno, a riportare il gioco del serve and volley tra le tattiche in grado di poter far vincere una prova del grande slam. Dovrà usarla in modo intelligente, scegliendo tempi e col più opportuni, ma forse le speranze non sono del tutto vane.
La partita con Bautista, che gli ha permesso di accedere ai quarti di finale dello Australian Open, è stata contraddistinta da ben 75 colpi vincenti e 55 errori gratuiti del canadese.
“Sono stato molto fortunato oggi, ci sono stati alcuni momenti in cui le cose non sembravano andare bene.” Ha dichiarato Raonic.
“Sono contento di essere stato capace di andare avanti. L’atmosfera specialmente quando il tetto è chiuso è grandiosa ed è meraviglioso essere qui.”
Il quarto di finale lo vedrà opposto a Rafael Nadal avversario che metterà a dura prova il suo serve and volley con passanti carichi di rotazione che potrebbero essere difficili da controllare al volo.
“Chi vivrà vedrà.” Ha dichiarato il canadese.
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