“Tutto il merito va a Denis. Ha giocato veramente bene. Ha meritato di vincere nessun dubbio. È stato il giocatore migliore nei momenti cruciali. Ha servito molto bene, in modo preciso, è stato aggressivo.”
È un Novak Djokovic deluso ma che rende merito all’avversario quello che rilascia l’intervista del dopopartita.
Il campione in carica esce al secondo turno, cosa che non accadeva dal 2008. Se nell’ultima parte dell’anno aveva mostrato di avere dei cali di rendimento ecco che questi si sono puntualmente verificati anche in questa partita e Istomin gli ha sfruttati al meglio senza mostrare indecisioni.
All’intervistatore che chiede se ha avuto dei cali di intensità durante la partita Novak non risponde direttamente.
“C’è stata intensità, di certo. Abbiamo giocato quattro ore e mezza. È stato uno di quei giorni in cui non ti senti bene a tuo agio sul campo, non trovi ritmo e il tuo avversario sente molto bene la palla. Questo è lo sport.”
“Non penso sia stata una questione fisica. Entrambi sembravamo fisicamente a posto. Dopo quattro ore mezzo non sembravamo stanchi. Certo dopo tutto questo tempo sul campo non è facile per il fisico, ma non credo che la cosa abbia influito negativamente su di me o sul mio avversario. Si tratta del gioco del tennis uno vince e l’altro perde.”
Il numero due del mondo sembra voler evadere un po’ le risposte ma deve essere una sindrome di coloro a cui va, o è andato in passato, tutto bene. La realtà è che Novak, almeno a mio giudizio, ha sempre avuto nell’arco delle sue partite dei piccoli cali di concentrazione, altalenanti, che in questo periodo si sono intensificati e lo rendono più vulnerabile. Non è però certo negando la cosa che si può risolvere il problema. I migliori auguri a Novak Djokovic.
Denis Istomin def Novak Djokovic 7-6(8) 5-7 2-6 7-6(5) 6-4 (868)