INTERNAZIONALI D’ITALIA : QUALE SEDE NEL FUTURO?

Da www.federtennis.it

Angelo Binaghi, presidente della FIT Continua a tenere banco, sui media non solo capitolini, la questione di un possibile spostamento degli Internazionali BNL d’Italia a Milano. Oggi il “Corriere della Sera”, con un articolo di Gaia Piccardi, è intervenuto sull’argomento sollevato dalle dichiarazioni del Presidente della FIT, Angelo Binaghi, intervenuto lunedì alla trasmissione radiofonica ‘La Politica nel Pallone’ su Gr Parlamento. “Abbiamo creato un nuovo ponte e asset su Milano, e cominceremo a testarlo, i primi riscontri sono assolutamente positivi. Abbiamo trovato un interesse da parte dell’assessore e del sindaco che qui a Roma non ci siamo mai sognati negli ultimi 15 anni: se son rose fioriranno…”, le parole di Binaghi, a fronte delle difficoltà di dialogo con l’amministrazione romana, specie nell’ottenere risposte ad alcune richieste specifiche sul fronte dei servizi e del coinvolgimento della città a un evento di portata planetaria.

L’ARTICOLO DEL “CORRIERE” – Ed ecco, allora, quanto pubblicato oggi sulle pagine sportive del “Corriere della Sera” (riportiamo l’articolo integrale):
“Che si levino dalla testa che sono gli Internazionali di tennis di Roma e che non avremo il coraggio di spostarli. Sono gli Internazionali d’Italia e possono andare nella città che offrirà le migliori condizioni di crescita al torneo”. Se ad alzare il pallonetto per lo smash di Milano è il presidente della Federtennis Angelo Binaghi, e se dall’altra parte della rete c’è Roma, il match si fa interessante. Fantatennis, per ora, una chiacchiera oziosa ma appassionante come un confronto impossibile tra Rod Laver e Roger Federer: chi è il migliore di sempre? Succede che Binaghi bussi alla porta di Palazzo Marino per lanciare l’idea del Master giovani e si veda aprire subito: disponibilità dell’assessore allo sport Roberta Guaineri, risposte veloci, Fiera di Rho apparecchiata, il sindaco Sala alla conferenza stampa. Morale: il Master U21 è già realtà (7-11 novembre). Rispetto alle pastoie delle amministrazioni capitoline, un paradiso. «Ho visto materializzarsi un Paese serio – trasecola Binaghi -, un esempio virtuoso. Speriamo che la nuova gestione di Roma ne sia all’altezza». Per gli Internazionali al Foro Italico la Fit chiede trasporti, posteggi, servizi, nettezza urbana, spazio per i taxi, coinvolgimento dei quartieri, il sorteggio del tabellone al Colosseo (un vecchio pallino di Binaghi, che non si spiega perché sia stato concesso per il concerto di Biagio Antonacci e vietato ai fuoriclasse del tennis). Primo incontro con la giunta Raggi nel luglio 2016. Poi silenzio. Aggravato dal niet all’Olimpiade di Roma 2024, che dietro di sé ha lascialo macerie fumanti e umori fetidi. Ed ecco che alzare il pallonetto per Sala («Abbiamo creato un nuovo asset con Milano: se son rose, fioriranno…»), può essere funzionale per scuotere la Raggi. «Macché vendetta — spiega Binaghi al ‘Corriere’ —. Io sono presidente di una federazione che ha il suo baricentro nel Nord Italia e il mio mestiere è valorizzare gli Internazionali». Che nacquero a Milano nel ’30 e nel ’61 furono ospitati a Torino. I competitor, Indian Wells e Madrid, sono in mano a privati, Larry Ellison (Mister Oracle) e Ion Tiriac, che non devono fare anticamera nel gabinetto della Raggi: investono. «Da parte nostra c’è una forte determinazione a tenere l’evento a Roma» fa sapere — non a caso — l’assessore allo sport romano Frongia. Comune e Coni Servizi hanno avviato l’iter per la copertura del centrale (che l’Atp chiede per il 2019) di un torneo che vale 150 milioni di indotto l’anno. E a cui vale la pena di fare il filo pur aspettando un Palazzetto dello sport (che non risolverebbe il problema) dal 1985. (832)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Facebook Auto Publish Powered By : XYZScripts.com