da www.federtennis.it
L’“astinenza da King Roger” sta per terminare. Dopo sei mesi di stop Federer sta per tornare in campo. Il 35enne fuoriclasse di Basilea è infatti la stella della Hopman Cup che scatta domenica sul cemento di Perth, in Australia. Intanto c’è già chi si è potuto godere la classe cristallina del tennis dello svizzero: sono gli ottomila fan che giovedì mattina hanno affollato la Perth Arena per il primo allenamento australiano di “King Roger”, il cui ingresso in campo è stato accolto da un’ovazione.
Drum roll, please… @rogerfederer arrives for his first #HopmanCup practice (and there’s lots of fans!) pic.twitter.com/UbkStdXGOc
— Hopman Cup (@hopmancup) 29 dicembre 2016
SEI MESI O QUASI DI PAUSA – Era l’8 luglio quando Federer giocava l’ultimo match ufficiale: la semifinale persa in cinque set contro Milos Raonic sull’erba di Wimbledon. Mai nella sua lunga carriera l’elvetico era stato fuori dal circuito per più di due mesi. Ma è stato un 2016 stregato fin dall’inizio per il recordman di trofei Slam (17), attualmente sceso al numero 16 del ranking mondiale: in tutta la stagione ha giocato appena sette tornei con un bilancio di 21 match vinti e 7 persi e per la prima volta in 16 anni non ha incrementato neanche con un titolo il suo straordinario palmares (non accadeva dal 2000).
Dopo la semifinale persa contro Nole agli Australian Open, infatti, un banale incidente domestico – stava giocando con le gemelle in piscina – lo ha costretto ad un intervento (il primo in carriera) in artroscopia al ginocchio sinistro che lo ha tenuto fuori fino al Masters 1000 di Montecarlo. Poi ha saltato Madrid per problemi alla schiena, ha fatto una fugace apparizione – con bagno di folla – a Roma prima di rinunciare a Parigi. A Wimbledon sembrava tutto risolto ma i cinque set nei quarti con Cilic e gli altri cinque set in semifinale con Raonic hanno fatto capire a Roger che forse era il caso di fermarsi per permettere al suo fisico, e soprattutto a ginocchio e schiena, di recuperare completamente. Risultato: niente Olimpiadi – dove Federer insegue ancora l’oro in singolare – e chiusura di stagione anticipata.
PIU’ TEMPO PER RECUPERARE E PER LA FAMIGLIA – Per la prima volta Federer ha avuto molto più tempo da dedicare alla famiglia anche se ha confessato in un’intervista prima di Natale al ”New York Times che erano proprio i suoi figli a chiedergli quando sarebbero tornati a viaggiare. Ripensando alle decisioni prese lo svizzero ha ammesso che probabilmente ha affrettato il rientro: ”Forse avrei dovuto prendermi più tempo dopo l’operazione al ginocchio ma mi sentivo bene e mi allenavo a pieno ritmo a Dubai. Dopo Wimbledon ho capito che avevo bisogno di una pausa, mi sono preso sei mesi di riposo, il tempo necessario affinché il mio corpo potesse recuperare. Non ho rimpianti perché se non andrà bene so comunque di aver fatto tutto il possibile. Nei primi tre mesi mi sono allenato soltanto per un’ora al giorno il che voleva dire avere molto tempo libero: diciamo che ho avuto un piccolo assaggio di quello che sarà il ritiro” – ha aggiunto -. ”Improvvisamente avevo tempo per me, per fare delle cose. E’ stato un bel periodo ma può tranquillamente aspettare…”. Ed infatti ad un certo punto la nostalgia si è fatta sentire: ”Tutto ad un tratto mi sono sentito in grado di poter competere di nuovo e mi sono mancati tornei come Shanghai, Basilea e le Atp World Tour Finals di Londra”.
STA PER ARRIVARE UN 2017 CARICO DI… – Tanta voglia di giocare e vincere, almeno per Federer: ”Quello appena terminato è probabilmente l’anno che ricorderò meglio” – ha sottolineato King Roger – ”ricorderò ogni giorno di questa annata per quanto è stata difficile. Sono davvero contento per come mi sento ora, gli allenamenti stanno andando bene ma non ho ancora disputato partite e agli Australian Open si giocherà al meglio dei cinque set. Sono contento di prendere parte alla Hopman Cup: ho tre match sicuri. In questi mesi mi sono divertito a guardare Andy e Novak e l’entusiasmante lotta per il numero uno. E’ stato grandioso per il tennis finire l’anno in quel modo: non ho mai seguito i tornei così tanto. La classifica di fine anno mi ha sorpreso, soprattutto tenendo conto di come aveva iniziato Djokovic e per questo Murray merita ancor più credito: non solo per il sorpasso, ma per essere riuscito a chiudere il 2016 in vetta. Per quanto mi riguarda sono ancora affamato di successi, mi sento ringiovanito e fresco. Cosa mi aspetto dal 2017? Tante belle storie. Andy sarà una grande storia così come Nole ed ovviamente anche Rafa. E spero che lo stessi valga per me”. (898)