Prima della finale, saranno premiati sul Centrale del San Filippo alcuni dei più forti atleti bresciani di sempre: curiosamente, hanno ottenuto i loro più grandi successi in un anno che termina con il “6”: Vezzoli, Visentini, Poli, Ferrari e Caracciolo. Nel torneo, Gerasimov e Dancevic centrano i quarti di finale. Divulgazione scientifica: a Brescia il progetto “Atleti al tuo fianco”.
Brescia ha vissuto un pomeriggio nel segno di Egor Gerasimov e Frank Dancevic. Nel primo match, il bielorusso ha superato il ceco Marek Jaloviec col punteggio di 7-6 7-5. Il derby tra qualificati non aveva un grosso appeal, ma ne è venuto fuori un match gradevolissimo. Per Jaloviec, Brescia ha segnato il primo main draw in un Challenger. In oltre 100 minuti di partita ha fatto capire come mai ha vinto 68 partite nel solo 2016 (anche se a livello Future) e scalato mille posizioni nel ranking ATP. Il suo gioco ricorda da vicino quello del connazionale Jiri Vesely, ed è sublimato da un ottimo rovescio a due mani. E’ stata una partita vivace, con tanti scambi mozzafiato. Jaloviec possiede un tennis che vale molto di più del numero 340 ATP, ma ha mostrato enormi difficoltà nella gestione dei punti importanti. Nel primo set, dopo aver annullato quattro setpoint sul 5-6, è salito 6-4 nel tie-break ma ha commesso un grave doppio fallo sul 6-5 e ha finito col perderlo 8-6. Storia simile, forse ancor più grave, nel secondo. Con alcune giocate d’alta scuola è salito 5-3, ma poi si è disunito, commettendo un altro doppio fallo sulla palla del controbreak. Dopo tanti regali, Gerasimov non ha avuto problemi nel chiudere. Per lui è un risultato fondamentale: gli sono appena scaduti i punti del successo a Bratislava dello scorso anno ed è precipitato al numero 334 ATP, perdendo oltre 100 posizioni in un colpo solo. Brescia è una buona occasione per provare a risalire. A seguire, l’esperto Frank Dancevic ha avuto bisogno del tie-break del terzo set per centrare i quarti. Il suo avversario, il tedesco Kevin Krawietz, è stato travolto nei primi game ma poi è entrato in partita e il match si è deciso sul filo di lana. Il successo del canadese è meritato, poiché nel terzo set ha avuto più chance dell’avversario nei turni di risposta. Nel tie-break, tuttavia, ha dovuto cancellare un matchpoint con un bel servizio vincente. La sua vittoria è una buona notizia per il torneo, vuoi per il suo passato importante (vanta due finali nel circuito ATP), vuoi per un tennis aggressivo e spettacolare. Contro Krawietz ha tirato alcuni pallonetti millimetrici e giocato volèe “ricamate” da urlo. Troppi infortuni, tuttavia, lo hanno fatto retrocedere oltre la 200esima posizione.
DOMENICA: ABBRACCIO AI CAMPIONI BRESCIANI
Si avvicina il weekend finale. Sabato si giocheranno le semifinali del singolare e la finale del doppio, mentre domenica ci sarà un grande regalo per tutti gli appassionati bresciani. Per rafforzare il legame tra il torneo e la Città, gli organizzatori hanno previsto una premiazione per alcuni grandi campioni dello sport bresciano, con una particolarità: hanno ottenuto i loro migliori risultati in un anno che termina con il “6”. In un’emozionante carrellata, sfileranno:
Natale Vezzoli (Campione Europeo nei pesi superpiuma il 24 settembre 1976)
Roberto Visentini (Vincitore del Giro d’Italia di ciclismo il 2 giugno 1986)
Gianni Poli (Vincitore della Maratona di New York il 2 novembre 1986)
Vanessa Ferrari (Campionessa del mondo di ginnastica artistica il 19 ottobre 2006)
Andrea Caracciolo (il 9 ottobre 2016 ha messo a segno il gol numero 150 con la maglia del Brescia)
“ATLETI AL TUO FIANCO” CONTRO I TUMORI
Gli Internazionali Città di Brescia sono anche il teatro di un’ammirevole progetto di divulgazione scientifica e prevenzione oncologica. Il progetto è portato avanti dal Dottor Alberto Tagliapietra e si chiama “Atleti al tuo fianco”. Si tratta di un’iniziativa per sensibilizzare la lotta contro il cancro e patrocinato da Lea Pericoli e Nicola Pietrangeli (insieme ad Arenbì Onlus). Il dottor Tagliapietra ha realizzato, e sta realizzando, diverse interviste con i protagonisti del torneo, i quali si sono mostrati decisamente sensibili all’argomento, dedicando moltissimo tempo (e interesse) all’iniziativa, che sarà poi divulgata attraverso canali tematici di prevenzione oncologica via internet, ovviamente senza scopi di lucro. L’obiettivo, tramite l’immagine-simbolo delle mani congiunte, è di far capire come la vicinanza fisica e psicologica verso i malati terminali sia assolutamente importante, mentre purtroppo capita ancora che vengano abbandonati a loro stessi. Un’iniziativa davvero pregevole, cui gli Internazionali Città di Brescia hanno immediatamente aderito. (719)