(Foto Patrick Boren)
Risultato :
[9] (CRO) M.CIlic b; [1] (SER) N.Djokovic 64 76
Esci ai quarti di finale il n.1 del mondo Novak Djokovic che dopo 14 vittorie consecutive perde il suo primo incontro contro il croato Marin Cilic. Fresco qualificato per le Atp Finals di Londra il n.8 del mondo, ha giocato un superbo match superando Djokovic in quella che è la specialità del serbo , i lunghi scambi da fondocampo. Già avanti di un break in apertura di set, ma poi riagguantato dal n.1 del mondo che come suo solito remava due metri dietro la linea di fondo, Cilic ha chiuso il primo set con due accelerazioni di dritto sulla seconda del serbo oggi particolarmente lenta. Nel secondo set è stato CIlic a cedere per primo il servizio sul 4 pari, e quando ci si preparava ad un terzo set ed all’ennesima vittoria in recupero di Djokovic il serbo con doppio fallo rimetteva lo score in parità. Due giochi più tardi era Cilic ad avere due match-point sul servizio di Nole. Annullati entrambi si andava al tie-break. Più lento e meno reattivo del solito, forse anche un problema di vista o solo mancanza di grinta, di killer instict Djokovic subiva un primo poi un secondo poi un terzo mini break fino al due – sei che dava questa volta 4 match-points al croato. Il primo era sufficiente per qualificare per la prima volta Marin Cilic per le semifinali di Bercy. Con la sconfitta di oggi Djokovic rischia lunedì di non essere più n.1 del mondo, ma cio’ che preoccupa di più è l’involuzione del gioco del serbo. Difensore ad oltranza, anche oggi ha recuperato almeno tre palle impossibili, senza un condizione sia fisica che mentale perfetta, di fronte a giocatori potenti il serbo perde terreno uno scambio dopo l’altro fino ad accorciare o a commettere l’errore. Così è stato con Wawrinka a New York così è stato oggi contro Cilic. Il croato che viene dalla vittoria di Basilea, si esalta nelle sale al coperto dove può sfruttare al massimo, senza sole e senza vento l’arma del servizio. Oggi poi ha utilizzato intelligentemente l’arma del back lento e corto che spezza il ritmo di Novak e l’obbligava ad entrare dentro il campo in una zona per lui inconfortabile. Domani semifinale contro Isner in una battaglia di servizi, contro il quale ha sempre vinto nei sei incontri precedenti. (597)