Fonte www.federtennis.it
Dominika Cibulkova conquista il Masters alla sua prima partecipazione. La 27enne tennista ceca si è aggiudicata le BNP Paribas Wta Finals sul veloce indoor dello Sports Hub di Singapore, superando in finale con il punteggio di 63 64, dopo un’ora e 16 minuti di gioco, la tedesca Angelique Kerber, numero uno della classifica mondiale. Si tratta dell’ottavo titolo in carriera (in 18 finali disputate), di gran lunga il più importante, per la giocatrice di Bratislava, che grazie a questo successo domani salirà per la prima volta al numero 5 del ranking.
CENTRO AL DEBUTTO COME SERENA E MASHA – La Cibulkova è la quarta giocatrice a conquistare l’appuntamento di chiusura della stagione da debuttante assoluta, impresa riuscita in precedenza solo a Serena Williams, Maria Sharapova e Petra Kvitova (l’ultima a farcela, nel 2011). Un exploit arrivato con un crescendo che ha dell’incredibile, dopo aver perso le prime due partite nel round robin (la prima proprio contro la Kerber, in apertura del Masters, cogliendo un set rivelatosi fondamentale per le sue fortune): in questo modo la slovacca ha ripetuto quanto compiuto dodici mesi fa da Aga Radwanska, capace di alzare il trofeo dopo aver perso due volte nel girone.
Con il suo metro e 61 di energia pura, ‘Domi’ – come viene affettuosamente chiamata nel circuito – corona nel migliore dei modi un 2016 da favola, centrando il terzo successo in carriera ai danni di una numero uno del mondo in 13 match (nel 2011 contro la Wozniacki e nel 2012 con l’Azarenka). Era uscita addirittura dalle top 50 a causa di un infortunio al piede sinistro (lo scorso febbraio era numero 66 Wta), ma è stata protagonista di una stagione eccezionale, con ben sette finali nel circuito: ha vinto a Katowice, Eastbourne, Linz e ora le Finals a Singapore, perdendo invece quelle di Acapulco, Madrid e Wuhan.
KERBER SI CONSOLA CON UN 2016 SUPER – Deve rimandare al contrario l’appuntamento con il trofeo del Masters (nelle tre precedenti partecipazioni, datate 2012, 2013 e 2015, non era mai andata oltre il round robin) Angelique Kerber. La stagione della tedesca è stata comunque fantastica (“amazing” l’ha definita lei stessa durante la cerimonia di premiazione, ringraziando il suo team e i tifosi) con 63 match vinti, ma soprattutto i suoi primi due titoli Slam – Australian Open e Us Open – e lo scettro mondiale sottratto a Serena Williams, con la matematica certezza di chiudere il 2016 sul trono. Per la 28enne mancina di Brema quella al Masters era la finale numero 25 in carriera (10 i titoli vinti), l’ottava nel 2016: ha vinto a Melbourne, Stoccarda e New York mentre ha perso quelle di Wimbledon, Cincinnati, Brisbane ed Olimpiadi.
SORTEGGIO EFFETTUATO DA CHRIS EVERT – Dopo il sorteggio iniziale effettuato da un’icona del tennis femminile come Chris Evert, in una finale in cui per la sesta volta si ritrovano in campo due giocatrici già affrontatesi nel round robin, esce decisa come non mai dai blocchi la Cibulkova, per nulla affaticata dalla maratona vincente in rimonta del giorno prima con la russa Svetlana Kuznetsova: strappa il servizio subito al secondo gioco (2-0) alla rivale e si porta avanti 3-1, contro-break della Kerber (2-3) che però cede di nuovo la battuta alla slovacca (4-2), che poi non concede più chance di rientro alla tedesca. Da applausi la chiusura (63) recuperando da 15-30 nel game, con un dritto incrociato, il 14esimo vincente della prima frazione per la 27enne di Bratislava.
ANGIE PROVA A REAGIRE NEL 2° SET MA NON BASTA – Nel secondo set la mancina di Brema prova ad alzare il livello e l’intensità del suo tennis, arriva sul 3-2 in suo favore ma non trova la chiave per arginare i colpi dell’avversaria. E così Angie al settimo gioco consegna di nuovo il break a una scatenata Cibulkova, che va quindi a servire per il titolo al decimo game. La slovacca sale di slancio 40-15, ma spreca i due doppi match point con un doppio fallo e un dritto fuori, e con un altro largo concede palla break, annullata però dopo uno scambio infinito. Il match point numero 3 è affossato in rete di dritto, però ‘Domi’ ha la forza per cancellare un’altra chance del 5-5 e alla quarta occasione utile un nastro benigno, in modo rocambolesco, le consegna la vittoria più prestigiosa della carriera. Inevitabile sdraiarsi felice sul campo e poi correre ad abbracciare il neo marito Miso Navara, con i genitori commossi nel box in tribuna.
DOMI: “NON HO PAROLE PER ESPRIMERE LA MIA GIOIA”- Fatica ad esprimere tutta la sua gioia la trionfatrice a sorpresa, intervistata a caldo. “Non ci sono parole, venire qui per la prima volta e vincere il più grande torneo della mia vita – afferma la Cibulkova al microfono – Ricordo solo il match point, con quel nastro. Cosa ho cambiato dall’incontro di domenica scorsa? Dopo due sconfitte non era per nulla facile, avevo comunque giocato bene e sono rimasta mentalmente forte e concentrata: ho messo tutti gli ingredienti giusti al momento giusto e alla fine la sfortuna delle prime giornate mi è stata ripagata con il pizzico di fortuna avuta in questo incontro”.
Un incontro pressoché perfetto per la tennista di Bratislava (83% di prime di servizio, 28 vincenti e 14 errori dicono le statistiche), che ha ricevuto dalle mani di Monica Seles (tre volte trionfatrice al Masters) il ‘Billie Jean King Trophy’, quasi scusandosi per la difficoltà a trovare le giuste parole, rivolgendo però anche un pensiero alla sconfitta. “E’ un momento speciale per la mia carriera e quindi sto provando emozioni indescrivibili – ha sottolineato la Cibulkova -. Ringrazio Angie per i complimenti e sono io a ricambiarli per quello che ha saputo ottenere quest’anno: tu sei di grande ispirazione per me, mostrando che tutto è possibile quando c’è una grande passione dentro di noi”. (873)