Si ripete la maledizione per Rafa Nadal allo US Open: dopo l’amare sconfitta subita per mano di Fabio Fognini al terzo turno lo scorso anno, quest’anno il cammino dello spagnolo di è fermato agli ottavi di finale a causa di Lucas Pouille, capace di imporsi, con il punteggio di 6-1 2-6 6-4 3-6 7-6(6), dopo 4 ore e 6 minuti di lotta sull’Arthur Ashe Stadium.
Nessun timore reverenziale per il numero 25 del mondo che, ben lungi da farsi intimidire dall’importante palcoscenico o dalla caratura dell’avversario, ha letteralmente dominato la prima frazione, macinando vincenti su vincenti col suo migliore rovescio. Nessuna titubanza nemmeno quando il maiorchino è riuscito ad allungare la partita, trascinandola verso il quinto set, da sempre suo terreno di caccia preferito. Il copione di Rafa che vince per ko dell’avversario al quinto sembrava destinato a ripetersi quando Nadal è stato il primo a portarsi avanti di un break in avvio del parziale decisivo.Quello che non ci si aspettava era che, quando lo spagnolo era avanti di 4-3 e 30-0 sul suo servizio, Rafa cedesse incredibilmente non solo il turno di battuta, manche i successivi tre giochi, permettendo così a Pouille di issarsi sul 5-4.
A questo punto si è scatenata un’emozionante altalena di prodezze e leggerezze, che ha avuto come esito finale il tie-break, dominato a sorpresa dal francese, capace di issarsi prima sul 4-1 e poi sul 6-3. Il grande cuore di Rafa gli ha permesso di annullare ben tre match points, prima di sbagliare un dritto clamoroso e di permettere così all’avversario di chiudere a sua volta, con un dritto vincente, per 8-6.
Lucas Pouille non avrà neanche il tempo di festeggiare quella che probabilmente rimarrà la più grande vittoria della sua carriera, visto che già dopodomani sarà in campo, nel match valevole per la semifinale, contro il connazionale Gael Monfils.
Iolanda Gambuzza
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