US OPEN : Camila Giorgi fuori al primo turno, esce anche la Knapp

(Fonte e foto www.federtennis.it)
Primo turno amaro per Camila Giorgi e Karin Knapp agli US Open, quarto ed ultimo Slam della stagione che si disputa sui campi in cemento di Flushing Meadows, a New York. La 24enne marchigiana, numero 67 del ranking mondiale, che agli Us Open vanta un quarto turno (ottavi) nel 2013, ha ceduto per 75 67(4) 61, in due ore e 37 minuti di partita, all’australiana Samantha Stosur, numero 17 del ranking mondiale e 16esima testa di serie, trionfatrice nell’edizione del 2011. La cronaca. E’ stata la partita delle occasioni mancate per Camila, contro un’avversaria mai affrontata prima. Nel primo set la Giorgi è stata per due volte avanti di un break, sul 2-1 e sul 4-3, ma in entrambe le occasioni ha restituito immediatamente il “favore”(nell’ottavo game grazie a ben tre doppi falli). Sul 5 pari la marchigiana ha fallito ben quattro palle-break e poco dopo ha ceduto servizio e primo set alla tennista aussie. Ancora Giorgi avanti di un break nella seconda frazione (3-2) ma sul 4-3 due doppi falli di fila sul 40 pari hanno permesso a Sam di rientrare. Il set si è deciso in un tie-break nel quale Camila è stata avanti 4-2 e 5-3 prima di chiuderlo per 7 punti a 4 con un ace. Nel set decisivo una Stosur più lucida è partita subito forte volando sul 3-0 con doppio break prima di aggiudicarselo per 6-1.

La 21enne di Brunico, numero 130 Wta, che nello Slam a stelle e strisce vanta un terzo turno nel 2013, è stata invece battuta per 64 62, in un’ora e mezza di gioco, dalla svedese Johanna Larsson, brillante protagonista la scorsa settimana a New Haven, dove è arrivata in semifinale partendo dalle qualificazioni ed ha sconfitto, tra le altre, anche la Vinci. Un ko po’ inatteso quello dell’azzurra perché Karin aveva vinto tutti e tre i precedenti con la 28enne di Boden, numero 47 Wta, capace di arrivare anche lei al terzo turno a Flushing Meadows ma nel 2014. Questa volta però non c’è stata storia. La cronaca. Larrson avanti 4-2 nel primo parziale grazie ad un break al quinto gioco, contro-break della Knapp all’ottavo game (4-4) ma nuovo e definitivo allungo della svedese che ha archiviato il primo set nel decimo gioco grazie ad un parziale di 8 punti a 2. Nella seconda frazione Karin ha provato a reagire, è salita 2-0 (break al secondo gioco) ma ha poi finito per subire ben sei giochi consecutivi dalla tennista scandinava.

Lunedì esordio positivo per Roberta Vinci. La numero uno azzurra, tornata sull’Arthur Ashe Stadium ha inaugurato sostanzialmente il torneo: la 33enne tarantina, numero 8 Wta e settima favorita del seeding, finalista nel 2015 quando sorprese il mondo stoppando in semifinale super Serena a due passi dal sogno Grand Slam prima di arrendersi nella prima finale Major azzurra della storia all’amica/rivale Flavia Pennetta (ma Roberta vanta anche i quarti nel 2012 e nel 2013), ha battuto per 62 64, in un’ora ed otto minuti di gioco la tedesca Anna-Lena Friedsam, numero 46 Wta. La cronaca. La 22enne di Neuwied rientrava a New York dopo due mesi di stop causa problemi alla spalla ma aveva vinto in tre set (dopo aver perso il primo per 60) l’unico precedente, giocato quest’anno al terzo turno degli Australian Open. La pugliese è partita subito convinta: il primo set è filato via facile fino al 62 (che poteva essere anche un 61). L’azzurra ha strappato il servizio alla tedesca anche in avvio di seconda frazione salendo 2-0. A questo punto però la Vinci si è distratta un po’, ha accorciato un po’ i colpi commettendo qualche errore di troppo e la Friedsam non se lo è fatto ripetere, infilando tre game consecutivi e passando a condurre 3-2. La partita è diventata “vera” – all’azzurra forse è passata anche un attimo per la testa il ricordo di Melbourne – ma Roberta non ha mollato: nel nono gioco ha strappato ancora la battuta alla Friedsam chiudendo poi 64 con tanto di “pugnetto”. La condizione fisica (leggi: tendine d’achille) non è quella ottimale ma la voglia di far bene c’è. E questa è la notizia migliore.
“Giornata molto calda, ma l’importante è aver vinto – ha detto Roberta a fine match – . E’ sempre bello tornare su questo campo dove ho dei bellissimi ricordi. L’ombra ha dato un po’ fastidio. Lo slice? Io ho questo gioco, mi diverto a giocare così contro chi tira ogni colpo a tutta”. Al secondo turno la Vinci attende la statunitense Christina McHale, numero 55 Wta: la tarantina ha vinto entrambi i precedenti disputati contro la 24enne di Teaneck, ma le due non si affrontano da tre anni e mezzo.

Prosegue invece il momento negativo di Sara Errani, numero 28 Wta e 27esima testa di serie, semifinalista nel 2012 e quartofinalista nel 2014. La 20enne romagnola è stata sconfitta per 64 76(3) dalla statunitense Shelby Rogers, capace lo scorso anno di raggiungere il terzo turno a New York. La 23enne ragazzona di Mount Pleasant, in South Carolina, numero 49 Wta (quest’anno per lei quarti al Roland Garros) ha così confermato l’esito dell’unico precedente, disputato in semifinale a Bad Gastein due anni fa. La cronaca. “Sarita” è partita male cedendo la battuta all’americana in un combattutissimo gioco d’apertura. La reazione è stata immediata (1-1) ma nel game successivo ha subito un altro break, che si è poi rivelato decisivo per l’assegnazione del primo parziale visto che nessuna delle due giocatrici ha più avuto chance di break. Anche in avvio di seconda frazione Sara ha perso il servizio ed anche stavolta ha rimediato immediatamente. Nel sesto gioco ancora un break per la romagnola che ha allungato fino al 5-3 prima di subire tre giochi consecutivi. Al momento di servire per chiudere l’incontro, però, è stato il braccio di Shelby a tremare e l’americana ha perso il servizio a zero rinviando qualsiasi decisione al tie-break. La Errani è stata in corsa fino al 3-2, poi la Rogers ha infilato cinque punti consecutivi. E per Sara è arrivata l’ennesima delusione di una stagione davvero complicata.

Nulla da fare anche per “nostra signora dello Slam” Francesca Schiavone. La 36enne milanese, numero 95 Wta, alla sua 64esima partecipazione in un Major (a New York vanta i quarti nel 2003 ed ancora nel 2010, ma anche ottavi nel 2002, 2004, 2009 e 2011), è uscita subito di scena per mano della russa Svetlana Kuznetsova, nona favorita del seeding. La 31enne di San Pietroburgo, numero 10 del ranking mondiale, vincitrice a New York nel 2004 ed ancora finalista nel 2007, si è imposta con il punteggio di 61 62 in poco meno di un’ora di partita.
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RISULTATI
“US Open 2016”
Flushing Meadows, New York, Usa
29 agosto – 11 settembre, 2016
$46.300.000 – cemento

SINGOLARE FEMMINILE
Primo turno
Johanna Larsson (SWE) b. Karin Knapp (ITA) 64 62
(16) Samantha Stosur (AUS) b. Camila Giorgi (ITA) 75 67(4) 61
(9) Svetlana Kuznetsova (RUS) b. Francesca Schiavone (ITA) 61 62
(7) Roberta Vinci (ITA) b. Anna-Lena Friedsam (GER) 62 64
Shelby Rogers (USA) b. (27) Sara Errani (ITA) 64 76(3)

Secondo turno
(7) Roberta Vinci (ITA) c. Christina McHale (USA)

DOPPIO FEMMINILE
Primo turno
Sara Errani/Francesca Schiavone (ITA) c. Alla Kudryavtseva/Sabine Lisicki (RUS/GER) (853)

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