Fonte www.federtennis.it
(Foto Brigitte Grassotti)
Esordio positivo per Roberta Vinci agli US Open, quarto ed ultimo Slam della stagione che si disputa sui campi in cemento di Flushing Meadows, a New York. La numero uno azzurra, tornata sull’Arthur Ashe Stadium ha inaugurato sostanzialmente il torneo: la 33enne tarantina, numero 8 Wta e settima favorita del seeding, finalista nel 2015 quando sorprese il mondo stoppando in semifinale super Serena a due passi dal sogno Grand Slam prima di arrendersi nella prima finale Major azzurra della storia all’amica/rivale Flavia Pennetta (ma Roberta vanta anche i quarti nel 2012 e nel 2013), ha battuto per 62 64, in un’ora ed otto minuti di gioco la tedesca Anna-Lena Friedsam, numero 46 Wta. La cronaca. La 22enne di Neuwied rientrava a New York dopo due mesi di stop causa problemi alla spalla ma aveva vinto in tre set (dopo aver perso il primo per 60) l’unico precedente, giocato quest’anno al terzo turno degli Australian Open. La pugliese è partita subito convinta: il primo set è filato via facile fino al 62 (che poteva essere anche un 61). L’azzurra ha strappato il servizio alla tedesca anche in avvio di seconda frazione salendo 2-0. A questo punto però la Vinci si è distratta un po’, ha accorciato un po’ i colpi commettendo qualche errore di troppo e la Friedsam non se lo è fatto ripetere, infilando tre game consecutivi e passando a condurre 3-2. La partita è diventata “vera” – all’azzurra forse è passata anche un attimo per la testa il ricordo di Melbourne – ma Roberta non ha mollato: nel nono gioco ha strappato ancora la battuta alla Friedsam chiudendo poi 64 con tanto di “pugnetto”. La condizione fisica (leggi: tendine d’achille) non è quella ottimale ma la voglia di far bene c’è. E questa è la notizia migliore.
“Giornata molto calda, ma l’importante è aver vinto – ha detto Roberta a fine match – . E’ sempre bello tornare su questo campo dove ho dei bellissimi ricordi. L’ombra ha dato un po’ fastidio. Lo slice? Io ho questo gioco, mi diverto a giocare così contro chi tira ogni colpo a tutta”. Al secondo turno la Vinci attende la statunitense Christina McHale, numero 55 Wta: la tarantina ha vinto entrambi i precedenti disputati contro la 24enne di Teaneck, ma le due non si affrontano da tre anni e mezzo.
Prosegue invece il momento negativo di Sara Errani, numero 28 Wta e 27esima testa di serie, semifinalista nel 2012 e quartofinalista nel 2014. La 20enne romagnola è stata sconfitta per 64 76(3) dalla statunitense Shelby Rogers, capace lo scorso anno di raggiungere il terzo turno a New York. La 23enne ragazzona di Mount Pleasant, in South Carolina, numero 49 Wta (quest’anno per lei quarti al Roland Garros) ha così confermato l’esito dell’unico precedente, disputato in semifinale a Bad Gastein due anni fa. La cronaca. “Sarita” è partita male cedendo la battuta all’americana in un combattutissimo gioco d’apertura. La reazione è stata immediata (1-1) ma nel game successivo ha subito un altro break, che si è poi rivelato decisivo per l’assegnazione del primo parziale visto che nessuna delle due giocatrici ha più avuto chance di break. Anche in avvio di seconda frazione Sara ha perso il servizio ed anche stavolta ha rimediato immediatamente. Nel sesto gioco ancora un break per la romagnola che ha allungato fino al 5-3 prima di subire tre giochi consecutivi. Al momento di servire per chiudere l’incontro, però, è stato il braccio di Shelby a tremare e l’americana ha perso il servizio a zero rinviando qualsiasi decisione al tie-break. La Errani è stata in corsa fino al 3-2, poi la Rogers ha infilato cinque punti consecutivi. E per Sara è arrivata l’ennesima delusione di una stagione davvero complicata.
Nulla da fare anche per “nostra signora dello Slam” Francesca Schiavone. La 36enne milanese, numero 95 Wta, alla sua 64esima partecipazione in un Major (a New York vanta i quarti nel 2003 ed ancora nel 2010, ma anche ottavi nel 2002, 2004, 2009 e 2011), è uscita subito di scena per mano della russa Svetlana Kuznetsova, nona favorita del seeding. La 31enne di San Pietroburgo, numero 10 del ranking mondiale, vincitrice a New York nel 2004 ed ancora finalista nel 2007, si è imposta con il punteggio di 61 62 in poco meno di un’ora di partita.
Martedì debutteranno Camila Giorgi e Karin Knapp. Per la Giorgi, numero 67 del ranking mondiale, che agli Us Open vanta un quarto turno (ottavi) nel 2013, esordio contro una “past champion”, l’australiana Samantha Stosur, 16esima testa di serie. Nessun precedente tra la 24enne marchigiana e la 32enne di Brisbane, numero 17 del ranking mondiale, trionfatrice nell’edizione del 2011. La Knapp, numero 130 Wta, che nello Slam a stelle e strisce vanta un terzo turno nel 2013, ha “pescato” invece la svedese Johanna Larsson, brillante protagonista a New Haven (dove ha sconfitto anche la Vinci). La 29enne di Brunico ha vinto tutti e tre i precedenti con la 28enne di Boden, numero 47 Wta, capace di arrivare anche lei al terzo turno a Flushing Meadows ma nel 2014.
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