Fonte www.federtennis.it
(Foto Patrick Boren)
Ha impiegato più di quattro ore per riuscirci, ma Andy Murray ha scritto la storia: è il primo a conquistare due ori di fila nel tennis alle Olimpiadi. Il 29enne britannico, numero 2 del mondo, supera 75 46 62 75 l’argentino Juan Martin Del Potro in una intensa finale, degna conclusione di una settimana avvincente all’Olympic Tennis Center di Barra, laureandosi dunque campione sul cemento di Rio proprio come gli era accaduto quattro anni prima a Londra, sull’erba di Wimbledon. E dunque dopo i brividi lungo la schiena alla cerimonia di apertura con il ruolo da portabandiera, orgoglioso di sfilare con la Union Jack davanti agli occhi del mondo, le forti emozioni di un secondo trionfo a cinque cerchi, impresa senza uguali.
Invece Rafa Nadal chiude i Giochi brasiliani dovendo ‘accontentarsi’ dell’oro in doppio. Dopo la battaglia persa in semifinale proprio contro il gigante di Tandil, il mancino spagnolo numero 5 della classifica mondiale e terza testa di serie è infatti uscito sconfitto anche dalla finalina per il terzo posto, che mette in palio la medaglia di bronzo: 62 67(1) 63 il punteggio con cui si è imposto il giapponese Kei Nishikori, numero 7 Atp e quarta forza del tabellone, riuscendo a cogliere il secondo successo su 11 incontri con il maiorchino.
NISHIKORI TREMA, POI SI RIPRENDE E DOMA NADAL – Il 26enne di Shimane ha dominato fino al 62 5-2, quando è andato a servire per chiudere i giochi. Lì ha un po’ tremato e Nadal, che pareva svuotato di energie dopo il faticoso braccio di ferro con Del Potro del giorno precedente, da indomito guerriero ne ha approfittato per rimontare e aggiudicarsi la frazione al tie-break, rimettendo tutto in discussione. Tuttavia Nishikori, dopo un toilet-break assai lungo a fine set (11 minuti) che ha provocato la reazione dell’avversario, sollecitando anche l’intervento del supervisor, riordinava le idee e saliva di nuovo in cattedra, nella partita decisiva, portandosi avanti 5-2 e poi al nono game, dopo due ore e 49 minuti, cogliendo il punto che gli vale il terzo gradino del podio. E’ la prima medaglia olimpica per Nishikori, che in questo modo mette fine a un’attesa di 96 anni per il suo Paese: nell’edizione di Anversa 1920 il connazionale Ichiya Kumagai si mise al collo la medaglia d’argento in singolo e pure in doppio (in coppia con Seiichiro Kashio).
RAFA, UN’OLIMPIADE COMUNQUE PIENA DI EMOZIONI – Nadal, oro individuale a Pechino 2008 e poi assente a Londra 2012 per l’infortunio al ginocchio, era al rientro dopo oltre due mesi di stop per via del problema al polso sinistro che lo aveva costretto al ritiro al Roland Garros prima del terzo turno. E a prescindere dai risultati sul campo, non dimenticherà tanto facilmente le emozioni vissute in questa Olimpiade, specie durante la cerimonia di apertura in cui era portabandiera della Spagna.
FINALE SINGOLARE: (2) Andy Murray (GBR) b. Juan Martin Del Potro (ARG) 75 46 62 75
FINALE 3° POSTO: (4) Kei Nishikori (JPN) b. (3) Rafael Nadal (ESP) 62 67(3) 63 (783)