UMAGO (Croazia) – Il successo di Fabio Fognini nel torneo ATP 250 di Umago, giunto in accoppiata a quello (inaspettato) di Paolo Lorenzi a Kitzbuhel, rilanciano nel circuito sia le quotazioni del tennista genovese che quelle dell’amico di Siena.
La prestazione di Fognini nella tappa giocata in Croazia è stata più che convincente e determinata. Sette giorni prima in quel di Pesaro Fabio, dopo aver perso contro Delbonis il singolare che ha dato all’Argentina la vittoria nel quarto di finale di Coppa Davis, era giunto in conferenza stampa alquanto affaticato e non certo soddisfatto per l’esito degli incontri. Dopo aver accumulato in 3 giorni oltre 11 ore di tennis giocato con temperature torride trapelava tanta voglia di riposo per smaltire tossine e tensione. Alla domanda di un giornalista fatta nell’ultima sessione di interviste della tarda domenica in cui è stato chiesto se Fabio sarebbe poi andato al torneo di Umago, il tennista ha risposto più che con le parole – un laconico ed ovvio si – con il linguaggio del corpo, trasmettendo un messaggio subliminale in cui si decifrava il forte desiderio di prendersi uno stop.
Tuttavia i due giorni di pausa trascorsi in Croazia prima di scendere in lizza – Fognini ha giocato il suo primo turno il mercoledì – hanno fornito la ricarica necessaria per far tornare ad un buon livello di forma il tennista azzurro fino a lanciarlo alla conquista del tabellone. Al termine del match di finale Fabio ha dedicato alla moglie Flavia Pennetta il successo, disegnando un cuore sul campo con la data del matrimonio. In perfetto stile Kuerten, quando il brasiliano disegnò al Roland Garros un cuore gigante sul terreno di gioco dopo aver vinto nel 2001, e come ha fatto quest’anno Novak Djokovic sempre sullo stesso campo. Con un’unica differenza: la dedica era per il pubblico francese. Fabio è stato più romantico. L’amour c’est l’amour. (934)