Sorride anche se è fuori da Wimbledon Roberta Vinci, che si è arresa al terzo turno all’americana Coco Vandeweghe.
“Su questa superficie è una grande giocatrice ha un ottimo servizio, ed anche la seconda la giocava bene in kick. Sapeva che era dura, lei è potente mi attaccava subito dalla risposta, stavo sempre sotto pressione, niente da fare ha giocato meglio di me” esordisce Roberta che continua nell’analisi del match
“Non è mai stata sotto nel punteggio, non hai sentito la tensione. Oggi sapevo che era difficile, sull’erba lei si esalta. Nel primo ho preso il break da 40-15. Purtroppo si gioca tutto su uno o due scambi; Queste sono giocatrici che non pensano. Anche nel secondo ho preso il break subito e lei mi è scappata. Ho giocato male un dritto facile, ed il set era già compromesso.”
Oggi comunque la Vinci era scesa in campo tesa, al momento del sorteggio ha scelto di rispondere tradendo una certa ansia. “Ho preferito farla servire subito, per non rischiare di prendere il break al primo; DI solito preferisco rispondere, ma oggi ero comunque tesa. Nei giochi in cui ho preso il break ho sempre fatto doppio fallo. In quei momenti ti sale la tensione. Sai che il punto è importante e che risponde bene, forte ti attacca.”
Insomma giocano senza pensare “E’ una mia opinione ” chiarisce Roberta “Sono giocatrici che non pensano perché non vogliono pensare. O la va o la spacca. Non pensano all’importanza del punto. Credo che il futuro sia di queste qui . Vince chi tira più forte, meno tattica e più potenza. ”
Come Roberta a New York, ieri Sam Querrey ha spezzato il sogno dello Slam al n.1 del mondo.
“Non lo conosco, ma chissà come l’ha vissuta e come lo sta vivendo questo momento. Se lo incontravo gli avrei detto complimenti ” Sorride la n;7 del mondo che ritorna sull’argomento del doppio olimpico con Sara Errani “Nessuno ci ha convinto ne costretto. Assolutamente. Ci siamo parlate ed abbiamo deciso io e lei. E’ giusto che sia così . E’ una scelta solo nostra. Non avrei accettato se ci fossero stati ancora screzi tra di noi. E’ una cosa venuto da entrambe al momento giusto. Sapete il tempo passa.” (814)