Sconfitto in cinque set da Feliciano Lopez, Fabio Fognini lascia Wimbledon con delle sensazioni positive.
Laconico con poca voglia di parlare dopo la sconfitta al quinto contro Feliciano Lopez, Fognini ci propone la sua analisi della partita.
“E’ stata comunque stata una giornata positiva perché ho passato il punto critico e sono riuscito a giocare ad alto livello per due giorni di seguito. Nella partita ci sono state due parti differenti. La prima, prima dell’interruzione, in cui mi sentivo bene, io avrei voluto continuare a giocare perché sentivo che ero superiore, anche se ero sotto di un break giocavo meglio e sentivo di avere le mie chance. Poi dopo l’interruzione lui è cresciuto, ho cominciato a sentire la stanchezza ad essere meno efficace con il servizio, ma mi ripeto questo è un anno difficile da prendere con le molle e se perdo così giocando ad alto livello può andare anche bene.”
In un match lungo ci sono dei momenti chiave. Forse oggi decisivo è stato il break al momento di servire per il set nel secondo.
“No non direi. Perché quel set l’ho lottato e ripreso. Forse ho speso per vincerlo al tie-break tante energie che mi sono costate nei set successivi. Giocavo meglio nei game di risposta che sul mio servizio, con il quale non riuscivo più a comandare il gioco. Ero calato, anche un po’ di mal di schiena, ma sono tutte cose che metto sul conto dei pochi match disputati quest’anno. Con la tecnica ci siamo. Devo ancora lavorare a livello fisico, devo essere più forte e più continuo. Alla fine poi mi sono messo a fare il suo gioco e non riuscivo più a spingere.”
Saggiamente nessun commento sulle discussioni post-partita con lo spagnolo
“No comment. Preferisco parlare di tennis e prendere il positivo dei primi due set e mezzo. Anche se è una sconfitta ho giovato un buon tennis e me ne vado a casa con un sapore diverso da Parigi.” (772)