Inizio con brivido per l’Italia in questo avvincente weekend di Fed Cup: la nostra compagine, impegnata sulla terra rossa di Lleida contro la Spagna di Garbine Muguruza, è stata costretta infatti fare a meno, almeno per oggi, di Sara Errani, che ha dovuto dare forfait all’ultimo minuto a causa di un risentimento al bicipite femorale destro rimediato due giorni fa in allenamento. Il capitano Corrado Barazzutti ha scelto quindi di affidarsi all’esperienza ed alla grinta di Francesca Schiavone, tornata titolare dopo quattro anni, che ha quindi dato il via a questa due giorni di Fed Cup proprio contro la numero uno di Spagna, Garbine Muguruza. Purtroppo per noi, l’avventura italiana è cominciata in salita, visto che la nostra leonessa è durata solo un set contro l’iberica e, dopo aver perso la prima frazione al tie-break, è crollata di schianto ed ha finito col cedere il secondo addirittura a zero.
Eppure il primo parziale è cominciato sul filo di un sostanziale equilibrio, almeno fino al tre pari, quando la Muguruza ha cominciato a mettere pressione sul servizio della nostra, costringendola ad annullare una palla break. Il grande cuore della Schiavone è venuto fuori nel nono gioco, quando la nostra è riuscita a tenere il servizio dallo 0-40 annullando qualsiasi velleità dell’avversaria. Tale sforzo non poteva che essere ripagato con un equilibrio che si è protratto fino al giusto tie-break, quando a mettere la testa avanti è stata ancora Francesca. Purtroppo per noi, la Muguruza ha saputo reagire con veemenza, recuperando il distacco e chiudendo l’extra-gioco in suo favore. Da quel momento in poi, purtroppo la nostra è di fatto uscita dal campo, cedendo il secondo parziale con un severissimo 6-0 e concedendo così l’1-0 alla Spagna.
Chiuso il primo singolare, tutte le speranze si sono spostate su Roberta Vinci, chiamata all’impresa di chiudere la prima giornata in parità: la tarantina è stata però protagonista di una brutta sconfitta contro Carla Suarez Navarro, che ha regalato il 2-0 alla Spagna con un doppio 6-1 dopo poco più di un’ora di gioco.
Iolanda Gambuzza (970)