da www.federtennis.it
Finale :
Victoria Azarenka (BLR) b. Svetlana Kuznetsova (RUS) 63 62
Victoria Azarenka non si ferma più. Dopo Indian Wells la bielorussa ha firmato anche il “Miami Open”, torneo Wta di categoria Premier Mandatory dotato di un montepremi di 6.844.139 dollari che si conclude sabato sul cemento di Key Biscayne, in Florida. In finale la 26enne di Minsk, Numero 8 Wta e tredicesima testa di serie, ha sconfitto per 63 62 in un’ora e 18 minuti di partita, la russa Svetlana Kuznetsova, numero 19 del ranking mondiale e 15esima testa di serie. Percorso netto per Vika che per ottenere il terzo successo Crandon Park dopo quelli del 2009 e del 2011 non ha concesso alle avversarie nemmeno in set.
FINALE A SENSO UNICO – Azarenka scatta subito 3-0, restituisce uno dei due break di vantaggio ma poi allunga sul 5-2 anche se fa più fatica nei propri game di servizio che non in quelli in cui risponde. La bielorussa archivia il parziale al nono gioco con l’ennesimo break. Nella seconda frazione Vika prova a servire la “prima” più in sicurezza e comincia a non concedere più nulla nei propri turni di servizio: in compenso strappa due volte la battuta alla russa, nel quarto e nell’ottavo gioco. Unica speranza per una possibile rimonta per la Kuznetsova la palla-break nel settimo gioco (sul 5-2 per la 26enne di Minsk) che Vika cancella con un ace sulla riga esterna. E’ il colpo del ko. Troppo forte Azarenka che disegna il campo con trancianti potenti sia di diritto che di rovescio, e che non ha paura di venirsi a prendere anche il punto a rete. Kuznetsova prova a resistere fino al penultimo gioco dell’incontro, poi si arrende. Eloquente il bilancio tra vincenti e gratuiti: 23 a 18 per Vika, 8 a 22 per Sveta.
VIKA INARRESTABILE – E’ la giocatrice del momento Azarenka, che sembra tornata quella delle stagioni 2012 e 2013 quando guardava tutte dall’alto un basso. L’ex numero uno del mondo ha vinto il suo 20esimo titolo in carriera (su 36 finali disputate), il terzo in questa stagione dopo quelli conquistati a Brisbane ed Indian Wells (tre su tre per lei nelle finali). Nel 2016 per Vika un bilancio di 22 vittorie e 2 sconfitte: una sola però quella sul campo, rimediata dalla Kerber nei quarti degli Australian Open (al secondo turno di Acapulco contro la Cibulkova ha dato forfait). Tutto questo le consentirà – da lunedì – di tornare top-five: non male per una che aveva cominciato la stagione sul 22esimo gradino del ranking mondiale. Per non parlare poi della prima posizione nella Race to Singapore, la classifica che tiene conto solo dei risultati della stagione in corso. In Florida Azarenka ha anche centrato la doppietta di lusso Indian Wells-Miami, quel “Sunshine double” riuscito in passato solo a Steffi Graf (due volte: nel 1994 e nel 1996) ed a Kim Clijsters (nel 2005).
BENTORNATA SVETA – Chissà se Kuznetsova ha pensato, anche solo per un attimo, alla possibilità di rientrare tra le top ten dopo quasi sei anni. Certo, magari sono bastati i primi tre game della finale a riportarla immediatamente con i piedi per terra…. Sta di fatto che comunque la la 30enne di San Pietroburgo, vincitrice a Crandon Park esattamente dieci anni fa, è tornata a fare sul serio. Ed ha giocato un grandissimo torneo. Dopo aver eliminato Serena Williams (la russa tornava a battere una numero uno del mondo a sette anni di distanza dall’ultima volta), la Kuznetsova si è confermata superando prima la connazionale Ekaterina Makarova, numero 30 Wta, quindi la svizzera Timea Bacsinszky, numero 20Wta (capace di rispedire a casa Radwanska ed Halep): in finale ha pagato un po’ la stanchezza (quattro i set ceduti) per un torneo durissimo, giocato in condizioni climatiche davvero difficili. Ad ogni modo la russa, quest’anno vincitrice a Sydney, si è garantita – da lunedì prossimo – la tredicesima poltrona del ranking:, lei che aveva cominciato il 2016 al numero 25.
PAROLE, PAROLE, PAROLE – Kuznetsova sorride tranquilla durante la premiazione: questa versione della Azarenka proprio non si batte: “Vika è da quattro settimane che sei la più forte di tutti, complimenti! Sono felice per come ho giocato qui e per il sostegno che mi ha dato il pubblico”. Esultanza contenuta quella della bielorussa, sintomo di una ritrovata consapevolezza nei propri mezzi: “So molto bene cosa vuol dire avere alti e bassi in carriera Sveta e per questo sono contenta di averti affrontato in questa finale. Nonostante il caldo pesante è sempre un piacere tornare qui”. Poi una dedica speciale ai genitori: “Non venite spesso a guardarmi giocare ma siete voi che mi avete dato le ali per volare”. Magari di nuovo sulla vetta del ranking. (755)