MIAMI ATP : Finale Djokovic – Nishikori

da www.federtennis.it

RISULTATI – Semifinali:

(1) Novak Djokovic (SRB) b. (15) David Goffin (BEL) 76(5) 64

(6) Kei Nishikori (JPN) b. (24) Nick Kyrgios (AUS) 63 75

Saranno Novak Djokovic e Kei Nishikori a contendersi domenica il trofeo del “Miami Open”, secondo Atp World Tour Masters 1000 stagionale dotato di un montepremi di 6.134.605 di dollari che si avvia alla conclusione sui campi in cemento di Key Biscayne, in Florida. Nel bilancio dei confronti diretti il serbo è avanti per 6-2 sul giapponese: Nole non perde da Kei dalla semifinale degli Us Open del 2014 ed ha vinto tutte le ultime cinque sfide.
In semifinale il numero uno del mondo ha battuto per 76 (5) 64, in due ore e cinque minuti di partita, il belga David Goffin, numero 15 Atp e 15esima testa di serie, mentre nella notte italiana il nipponicoi, numero 6 Atp e del seeding, ha sconfitto per 63 75, in un’ora e 24 minuti, l’australiano Nick Kyrgios, numero 26 del ranking mondiale e 24esima testa di serie.

DAVIDE NON BATTE GOLIA – Però ce l’ha messa davvero tutta Goffin, contro un Djokovic che è un gigante non per la stazza fisica ma per la voglia di vincere che tira fuori anche, e soprattutto, se non gioca al meglio. La cronaca. David non ha mai battuto Novak nelle tre sfide precedenti ma la speranza è sempre l’ultima a morire. Il belga parte determinato e già nel primo gioco si procura tre palle-break ma Nole si salva. Nel sesto gioco è il serbo ad avere due opportunità per strappare il servizio all’avversario ma Goffin non è d’accordo. Anzi, è proprio David a strappare la battuta a Nole nel settimo game ma nel gioco successivo restituisce immediatamente il favore. Il set si decide al tie-break dove la differenza la fanno un paio di colpi straordinari di Nole (e pure un pizzico di fortuna sotto forma di net sul set-point) che se lo aggiudica per 7 punti a 5. A questo punto sarebbe logico attendersi un calo di Goffin nella seconda frazione ed invece è il serbo a rischiare nel quarto gioco. Scampato il pericolo, però, Nole alza l’asticella e nel settimo game strappa la battuta al 25enne di Rocourt: basta e avanza per archiviare il match al decimo gioco. Il belga può consolarsi per una trasferta nordamericana che gli ha regalato due semifinali “1000”, le prime in carriera, per di più consecutive.

“NOLECORD” – Cioè Nole + record. Per il numero uno del mondo, che in Florida ha già trionfato in cinque occasioni, quella di domenica sarà la settima finale a Crandon Park, la 40esima in un Masters 1000. Djokovic punta in un colpo solo ad eguagliare il primato di sei successi a Miami, detenuto da Andre Agassi, ed il record assoluto di trofei “1000” (attualmente è a quota 27 insieme a Rafa Nadal). Ma anche a diventare il primo giocatore a realizzare la doppietta Indian Wells-Miami per tre anni consecutivi. E quel fastidio alla schiena avvertito nel match dei quarti contro Berdych è già dimenticato.
Quella di domenica per il 28enne di Belgrado sarà la 89esima finale in carriera (62 i titoli già conquistati), la terza dopo Doha, Melbourne ed Indian Wells, dove ha sempre vinto. E tanto per dare altri numeri sarà anche la 19esima finale negli ultimi 20 tornei disputati da Nole, che ha “fallito” solo al torneo di Dubai, quando è stato costretto al ritiro nei quarti a causa di una una congiuntivite.

PECCATI DI GIOVENTU’ – Kyrgios, 20 anni da Canberra, era il primo Aussie in semifinale dai tempi di Lleyton Hewitt (nel 2002, poi stoppato da Federer). Per giunta senza perdere un set. Da lunedì Nick entrerà per la prima volta tra i Top 20 del ranking Atp, diventando il più giovane giocatore a rompere il fatidico muro e migliorando il record stabilito dal croato Marin Cilic nel settembre 2009. La finale di Miami di domenica contro Super Nole, però, la giocherà Kei Nishikori, 26 anni da Shimane, che, dopo aver salvato ben 5 match-point nei quarti contro Monfils, è sceso in campo con tutta l’intenzione di non distrarsi. Neanche per un attimo. Così quando nel terzo gioco l’australiano, salvate due palle-break, si mette ko da solo sulla terza con un doppio fallo Kei ringrazia e non concede nulla fino al nono game quando Nick, ancora con uno sciagurato doppio fallo, gli consegna il primo parziale. L’australiano accusa il colpo e perde anche tutti i primi sette punti di fila della seconda frazione: poi si riprende ma non abbastanza da evitare il break. A questo punto però trova la forza per reagire e, dopo aver annullato al giapponese due chance di salire 3-0, mette a segno il contro-break. Il set scivola via seguendo i servizi ma nel dodicesimo gioco, dopo aver fallito una chance di rifugiarsi nel tie-break, Kyrgios è costretto ad arrendersi al secondo match-point. Per Kei è il secondo successo in altrettante sfide con il giovane aussie.

SODDISFAZIONE …. NIPPONICA – “Servizio, risposta, tutto ha funzionato al meglio” – ha commentato Nishikori, che ha raggiunto sua seconda finale in un “1000” dopo Madrid 2014 – “ho cercato di essere aggressivo ed ho conquistato anche molti punti a rete. La finale contro Nole? Non avrò nulla da perdere. Spero di riuscire a giocare un altro buon match”. Per il 26enne di Shimane quella di Miami sarà la 17esima finale in carriera (11 i trofei già messi in bacheca), la seconda in questa stagione dopo quella giocata e vinta a Memphis. (787)

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