Foto (Brigitte Grassotti)
S.Darcis (BEL) c. P.Lorenzi(ITA) 67 61 61 76
In Coppa Davis, non conta la classifica ed anche oggi il teorema per cui in Davis le gerarchie si ribaltano ha colpito ancora. Come contro la Germania Steve Darcis ha giocato un tennis che se lo ripetesse nel circuito lo vedrebbe ben più in alto dei primi 40 del mondo dai quali a 33 anni compiuti non è mai riuscito ad uscire.
Anche oggi il belga si è esaltato, spinto da uno stadio completamente ricoperto dai colori della bandiera belga. E’ stata vittoria pienamente meritata da parte di Darcis che tatticamente inchiodava l’azzurro sulla diagonale del rovescio, con un back dalla rotazione infernale sul quale Paolo non riusciva a riaccelerare la palla. Lorenzi ha cercato anche di scendere a rete, ma i suoi attacchi di rovescio a due mani, con la palla che rimbalzava alta, lo esponevano ai precisi passanti del belga. Alla fine saranno solo cinque punti vinti su 19 discese, una percentuale del 26%, quasi, senza offesa da tennis femminile. Anche da questo derivano i 31 vincenti, una cifra enorme messi a segno da Darcis, che teneva in difesa costringendo Lorenzi a giocare la proverbiale palla in più. Solo il servizio 16 ace permetteva all’azzurro di tenere, specialmente nel quarto set, ma al momento di chiudere il set sul 5-4 era un doppio fallo a dare al belga due break-po (491)